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Alimenti PetFood: mi bastano i dati degli additivi forniti dall'azienda per utilizzarli nelle diete miste?.


mercoledì 6 marzo 2024


Alimenti PetFood: mi bastano i dati degli additivi forniti dall'azienda per utilizzarli nelle diete miste?

Tra le richieste che spesso vengono fatte ai nutrizionisti dai proprietari rientra sicuramente la preparazione di un piano nutrizionale misto, ossia con una parte di alimento PetFood e una parte di casalinga.
A questo punto nella testa di tutti i nutrizionisti iniziano a comparire le stesse domande: l'azienda mi fornirà i dati dei tenori analitici completi sul prodotto finito? Nel caso non lo faccia posso accontentarmi dei dati degli additivi forniti?


Un paio di anni fa, a tal proposito, avevo scritto un articolo (Confronto tra contenuto "reale" e contenuto di additivi negli alimenti PetFood) in cui provavo a paragonare il contenuto reale in micronutrienti con quello additivato.

Cercando l'alimento da utilizzare per effettuare il paragone tra tenori analitici e additivi, avevo notato che alcune aziende inseriscono tra gli additivi indicati in etichetta anche le vitamine del gruppo B, seppure non obbligati dalla legge, mentre altre no.

La particolarità che mi era saltata all'occhio, però, era che le aziende che non li inseriscono sono le aziende che poi offrono, per la maggior parte dei loro prodotti, i tenori analitici di questi nutrienti contenuti nel prodotto finale mentre, quelle che le inseriscono in etichetta, sono le stesse per cui diventa difficile reperire i dati dei contenuti mineral vitaminici sul prodotto finale.

Infatti, non ero riuscita a trovare un alimento in cui l'azienda offrisse contemporaneamente i tenori analitici dei minerali, e delle vitamine del prodotto, e i dati di tutti gli additivi aggiunti, compresi quelli non obbligatori.

Non lavorando per un'azienda PetFood e non occupandomi di formulazione di alimenti commerciali non ero riuscita a spiegarmi il perché di questa "stranezza".

Ora, grazie ad un'azienda che ha fornito i tenori analitici completi dei loro prodotti con i dati dei nutrienti sui prodotti finiti e che, nelle sue etichette, inserisce tutti i dati sugli additivi, compresi quelli delle vitamine del gruppo B, ho potuto fare un paragone più completo per capire se davvero un nutrizionista può accontentarsi dei valori dei soli additivi.

Di seguito, riporto tre tabelle, di tre alimenti diversi, umidi, completi, per cane, della stessa azienda e prodotti nello stesso stabilimento italiano dove in ognuna viene indicato, per diversi nutrienti, il contenuto nel prodotto finale e quello additivato.

ALIMENTO 1
NUTRIENTE
DOSE ADDITIVATA
CONTENUTO FINALE NEL PRODOTTO

Vit A (U.I/100 gr)
700
142

Vit D3 (U.I/100 gr)
50
30

Vit E (mg/100 gr)
6
1,69

Vit B1 (mg/100 gr)
0,1
0,02

Vit B2 (mg/100 gr)
0,24
0,11

Vit B5 (mg/100 gr)
0,2
0,25

Vit B12 (µg/100 gr)
0,4
3,98

Ferro (mg/100 gr)
0,16
9,1

Rame (mg/100 gr)
0,11
0,1

Manganese (mg/100 gr)
0,12
0,1

Zinco (mg/100 gr)
1
1,26

Selenio (µg/100 gr)
8
10



ALIMENTO 2
NUTRIENTE
DOSE ADDITIVATA
CONTENUTO FINALE NEL PRODOTTO

Vit A (U.I/100 gr)
700
1570

Vit D3 (U.I/100 gr)
50
250

Vit E (mg/100 gr)
6
3,99

Vit B1 (mg/100 gr)
0,1
0,05

Vit B2 (mg/100 gr)
0,24
0,24

Vit B5 (mg/100 gr)
0,2
0,36

Vit B12 (µg/100 gr)
0,4
4,7

Ferro (mg/100 gr)
0,3
1,34

Rame (mg/100 gr)
Non additivato
0,1

Manganese (mg/100 gr)
0,12
0,21

Zinco (mg/100 gr)
1
1,13

Selenio (µg/100 gr)
8
15



ALIMENTO 3
NUTRIENTE
DOSE ADDITIVATA
CONTENUTO FINALE NEL PRODOTTO

Vit A (U.I/100 gr)
700
196

Vit D3 (U.I/100 gr)
50
230

Vit E (mg/100 gr)
6
3,5

Vit B1 (mg/100 gr)
0,1
0,08

Vit B2 (mg/100 gr)
0,24
0,12

Vit B5 (mg/100 gr)
Dato non indicato
Dato non indicato

Vit B12 (µg/100 gr)
0,4
4,4

Ferro (mg/100 gr)
0,16
0,51

Rame (mg/100 gr)
0,11
0,1

Manganese (mg/100 gr)
0,12
0,17

Zinco (mg/100 gr)
1
0,71

Selenio (µg/100 gr)
8
15



La scelta di questi tre prodotti non è stata casuale, infatti, ho scelto tre alimenti che avessero una composizione diversa tra loro e con fonti proteiche differenti.

Questo perché, secondo me, questa scelta aiuta a capire come la materia prima influisca in maniera significativa sul contenuto finale di alcuni nutrienti e quindi, come sia difficile potersi realmente accontentare dei dati dei solo additivi.

Infatti, guardando le tabelle e paragonando le differenze tra i singoli nutrienti si può notare, a parità di dose additivata, la netta differenza nel prodotto finale.

Il contenuto di vitamina A nel prodotto finale, per esempio, in un alimento è solo un quarto della dose additivata, in un altro un quinto mentre nel terzo prodotto la dose totale di questa vitamina è il doppio rispetto a quella aggiunta.

Discorso similare vale per la vitamina D: nell'alimento 1 il quantitativo presente nel prodotto finale è quasi la metà delle unità internazionali aggiunte, mentre gli alimenti 2 e 3 contengono un quantitativo di vitamina D all'incirca 5 volte superiore rispetto alla sola parte additivata.

Anche per la vitamina E i dati sono diversi. In tutti gli alimenti la quantità nel prodotto finale è nettamente minore della quantità aggiunta, probabilmente per le perdite dovute alla lavorazione dell'alimento, ma l'alimento 1 alla fine ne contiene solo un quarto, mentre gli altri due alimenti circa la metà.

Questo significa che non sarebbe comunque possibile pensare di fare qualche proporzione che permetta di stimare, partendo dalla dose di additivo, la quantità di questa vitamina poi realmente presente nell'alimento.

Guardando velocemente i numeri relativi alle vitamine del gruppo B (eccezion fatta per la B12) si potrebbe erroneamente pensare che la quantità presente nel prodotto finale sia simile a quella aggiunta.

In realtà, facendo due conti, per esempio per la vitamina B1, l'alimento 1 ne contiene un quinto, il secondo la metà e il terzo la dose quasi totale dei milligrammi aggiunti.

E, anche in questo caso, questa differenza non ci permette di cercare una standardizzazione tra quantità nel prodotto finale e additivata.

Lo stesso discorso vale per vitamina B2 che in due alimenti si dimezza mentre, nel terzo, resta uguale ai milligrammi aggiunti.

La vitamina b12 presente nel prodotto finale è nettamente maggiore rispetto alla dose aggiunta, tuttavia, il contenuto è diverso a seconda dell'alimento.

Ci sono, altri prodotti della stessa azienda, fatti con materie prime ancora diverse da quelli degli alimenti che ho considerato qui, in cui però la quota additivata è la stessa, dove la vitamina B12 è addirittura 11,1 microgrammi in 100 grammi di prodotto finale, il triplo rispetto a questi tre alimenti.

Passando ad analizzare i dati dei minerali il risultato è praticamente lo stesso, non esiste un rapporto standard tra la dose additivata e quella del prodotto finale.

Il ferro realmente contenuto è sempre maggiore rispetto a quello aggiunto, ma nell'alimento 1 i milligrammi contenuti sono 60 volte maggiori rispetto all'additivo, mentre nel secondo alimento l'aumento è solo di una volta e mezza.

Nel caso dello zinco, invece, il discorso è ancora differente, infatti, in due alimenti la quantità finale presente è maggiore della dose aggiunta mentre in uno è minore.

Concludendo, mi sembra abbastanza evidente come la sola quantità di nutrienti additivati non possa bastare per conoscere neanche in maniera approssimativa i contenuti reali presenti nel prodotto PetFood finito.

E, purtroppo, dall'analisi che ho effettuato sembra che non si possa nemmeno creare una sorta di proporzione tra i due contenuti per poter pensare di stimare con buona approssimazione i contenuti di nutrienti nel prodotto finito a partire dalle quantità aggiunte.

Dott.ssa Guidini Barbara


Commenti all'articolo

Elena - 3 aprile 2024 alle 20:13

Grazie Barbara, molto interessante.
Quindi non sarà mai possibile giudicare un prodotto dalla lettura etichetta , perchè anche se le Vit aggiunte sono in realtà apparentemente basse, nel prodotto reale finito potrebbero essercene in abbondanza, date dalla fonte delle materie prime.
Oppure un prodotto viene giudicato buono e ben completo perchè additivato molto con additivi nutrizionali, ma magari proprio perchè le materie prime sono scarse...
Una giungla!!!
Grazieee

Barbara Guidini - 4 aprile 2024 alle 09:57

Ciao elena...eh osservazione da un milione di dollari. Per l'idea che mi sono fatta io non si puo' giudicare un prodotto dalla quantità di additivi, soprattutto se si tratta di alimenti umidi. Nel caso degli alimenti secchi, essi subiscono talmente tanti trattamenti che tante vitamine della materia prima vengono comunque perse ma rimane il "problema" dei minerali, che invece, a mio parere, subiscono meno i trattamenti per la produzione di una crocchetta. E in ogni caso la quantità di additivi non da indicazioni sulla qualità della materia prima purtroppo.
E' davvero una giungla, dove per altro spuntano ogni giorno prodotti nuovi.
Io, l'unica cosa su cui mi affido ormai, a parte una valutazione approssimativa dai tenori analitici dei macro nutrienti e dalla composizione, è la disponibilità da parte dell'azienda di offrire i contenuti reali nel prodotto finito.
Infine, c'è da dire che è anche difficile giudicare se la materia prima è buona o meno dai contenuti in minerali e vitamine perchè dipende molto dalla fonte proteica stessa. Pensiamo ad esempio al pesce, in linea teorica un alimento che lo ha come unica fonte proteica, magari in elevata quantità, potrebbe essere un buon prodotto, ma al tempo stesso con alcuni pesci essi si portano dietro tanta vitamina D e se l'azienda non fa attenzione e ne additiva troppa, potrebbero esserci dei problemi. Al contrario un alimento dove viene additivato parecchio ferro può sembrare un prodotto non valido ma magari contiene un elevata quantità di fonte proteica che pero' gia in principio, ne contiene poco, come il pollo.

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